Introduzione
Una prima considerazione
Negli ultimi anni sentiamo sempre più spesso parlare di “Micoterapia” o di “Funghi Medicinali”.
I termini “terapia”, “medicinali” sono legati all’utilizzo di farmaci, siano essi di sintesi, di emisintesi o naturali.
Il raggiungimento di effetti terapeutici/farmacologici richiede l’impiego di dosaggi elevati o concentrazioni di singoli principi attivi. Non è questo il caso, perché l’utilizzo dei funghi “medicinali”, nelle forme usualmente disponibili, produce effetti sicuramente benefici, ma inquadrabili nel campo dell’integrazione alimentare, che esercita effetti salutari, che si instaurano a medio – lungo termine.
Una seconda imprecisione
Se ricerchiamo in Internet il significato di Micoterapia, la si trova definita come “una forma di medicina alternativa, una pratica non accettata dalla scienza medica, non sottoposta a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico”. Non è così.
Infatti, chi consulti la National Library of Medicine – la più grande banca dati medica al mondo – alla chiave di
ricerca “Medicinal Mushroom” troverà repertoriati ben 6165 lavori scientifici condotti dal 1865 ad oggi.
Non solo: di questi, 5572 sono stati realizzati negli ultimi 15 anni, a testimonianza di quanto la ricerca sia attiva in questo settore.
Il regno dei funghi: due grandi gruppi
Il regno dei funghi (altresì detti miceti) comprende numerosissimi generi e specie.
I funghi possono essere suddivisi in due grandi gruppi:
- i funghi superiori – di grandi dimensioni, visibili ad occhio nudo, cui appartengono anche i diversi tipi di funghi commestibili;
- i funghi inferiori, anche noti come micromiceti o funghi microscopici.
La micoterapia
La micoterapia (d’ora in avanti utilizzeremo questo termine, ancorché improprio) trova origine nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), che da millenni impiega con successo funghi superiori interi e associazioni di funghi, per la cura di molte patologie con trattamenti a medio – lungo termine.
Come per gli altri aspetti della Medicina Tradizionale Cinese, questa è rivolta:
- alla cura dell’intera persona;
- al sostegno delle fisiologiche capacità dell’organismo di opporsi alle cause di malattia.
In questo senso, anche l’utilizzo dei funghi della Medicina Tradizionale Cinese si rivolge al mantenimento della salute, all’equilibrio generale dell’organismo, ancor più e prima che all’evento patologico.
Nonostante questo, la moderna ricerca scientifica ha evidenziato singoli aspetti per cui diversi micoterapici si sono dimostrati:
- immunostimolanti;
- immunomodulatori e anti-allergici;
- anti-ipertensivi;
- protettivi del sistema cardiovascolare;
- attivi sulla sindrome metabolica;
- modulatori glicemia e insulinemia;
- modulatori colesterolo e trigliceridi;
- attivi su patologie gastrointestinali;
- anti-infiammatori;
- tonici e anti-astenici;
- depurativi e detossinanti;
- preventivi dell’aterosclerosi;
- preventivi di malattie neuro-degerative;
- preventivi di malattie tumorali.
I funghi impiegati dalla Medicina Tradizionale Cinese
Se in parte è vero che tutti i micoterapici, in varia misura, grazie soprattutto alla loro frazione polisaccaridica, presentano attività immunostimolanti ed immunomodulanti, ogni fungo presenta delle azioni specifiche.
In questo senso, la Medicina Tradizionale Cinese, grazie al suo impiego plurisecolare, è riuscita ad operare delle distinzioni valide per un utilizzo differenziale.
I funghi impiegati dalla medicina tradizionale cinese (ma anche giapponese e coreana) sono molti, tra i quali spiccano i seguenti:
- Cordyceps sinensis (Cordyceps – Dongchongxiacao )
- Coriolus versicolor (Coriolus -Yunzhi )
- Ganoderma Lucidum (Reishi – Lingzhi)
- Grifola Frondosa (Maitake – Beiyeduokongjun)
- Hericium erinaceus (Hericium – Houtougu)
- Polyporus umbellatus (Polyporus – Zhuling)
- Poria cocos (Poria – Fuling)
- Lentinula edodes (Shitake – Xianggu)
Come si vede, il campo è vasto ed oggi ci occuperemo del solo Ganoderma lucidum – Lingzhi – Shitake.
Il Ganoderma Lucidum: tra storia e leggenda
Il Ganoderma lucidum (Curtis) P. Karst., è un fungo saprofita che cresce in primavera inoltrata, estate ed autunno, su ceppi di latifoglie, specialmente di quercia e di castagno.
Il nome Ganoderma deriva dalla parola greca “ganòs” che significa lucente e “dèrma“ che significa pelle, perciò: “pelle splendente“.
L’epiteto “lucidum” deriva invece dall’aggettivo latino lucidum, che significa luminoso, brillante, splendente.
Il fungo è diffuso in tutta l’Asia Orientale e conosciuto con vari nomi, che ne sottolineano l’impiego ed il valore:
- in Cina è detto靈芝, Língzhī col significato di “Fungo dell’immortalità;
- in Corea del Nord si chiama Yeongji;
- nella Corea del Sud invece è noto col nome di Hangul;
- in Vietnam è detto Tien Thao, fungo della longevità;
- I nomi giapponesi più noti a livello internazionale sono Man-nen-také, 万年茸,マンネンタケ ”il fungo dei diecimila anni“ o Reishi 霊芝 “fungo della forza spirituale“.
Simbolo di buona salute e lunga vita
Storicamente, il Ganoderma è stato visto dai cinesi come un’erba magica e un simbolo di buon auspicio.
È quindi conosciuto anche come “Ruizhi“, “Shenzhi” e “Xiancao“, con il significato di buona fortuna e potere misterioso. Il taoismo ha svolto un ruolo importante nella promozione del Ganoderma per scopi medici e spirituali.
Numerosi miti, poesie e rappresentazioni artistiche sono presenti nella cultura cinese fin dai tempi antichi.
Il largo utilizzo del Ganoderma ha fatto sì che questo fungo entrasse a far parte anche dell’arte cinese, per questo lo si trova raffigurato come simbolo di buona salute e lunga vita nelle residenze imperiali, su porte, arcate e ringhiere.
A volte il Ganoderma poteva essere inciso anche sullo scettro usato nelle cerimonie ufficiali e sulle vesti di seta dell’imperatore.
Inoltre, anche il popolo amava utilizzare l’immagine dei Ganoderma come portafortuna o talismano in disegni, arazzi e dipinti. In alcune raffigurazioni i soggetti dipinti indossano ornamenti o gioielli di giada a forma di Ganoderma.
Il mito di Magu
Anche la dea cinese della guarigione Kuan Yin è talvolta raffigurata con un Ganoderma in mano.
Molti racconti popolari, miti e poesie cinesi parlano del Ganoderma.
Ad esempio, il mito di Magu racconta di una bellissima donna che viveva sul monte Guyu e praticava il taoismo.
Magu utilizzò l’acqua delle 13 sorgenti della montagna per produrre il vino di Ganoderma.
Dopo 13 anni, il vino maturò e Magu diventò immortale. Magu è presente sia nella letteratura cinese che in quella coreana. È tipicamente ritratta come dotata di poteri terapeutici ed ha donato al mondo le proprietà curative del Ganoderma.
Il lingzhi, venerato per le sue proprietà medicinali nell’antica Cina, era difficilmente reperibile in natura.
Si narra che, data la sua rarità, l’utilizzo di questo tesoro della terra fosse riservato alla famiglia imperiale, al fine di preservarne lo stato di salute nonché la lunga vita.
I contadini che avevano la fortuna di imbattersi in un esemplare di Ganoderma erano incentivati (per meglio dire obbligati) a consegnarlo all’imperatore e questi, certamente, li avrebbe ricompensati a peso d’oro.
La prima repertoriazione del Ganoderma: i potenti effetti benefici
Il fungo è stato probabilmente utilizzato come erba medicinale per oltre 4.000 anni in tutto l’emisfero orientale, comprese le culture coreana e indiana.
La prima repertoriazione risale allo Shennong Bencao Jing, un testo cinese di agricoltura e fitoterapia, le cui origini sono state attribuite al mitico imperatore Shennong, che sarebbe vissuto intorno al 2800 a.C.
I ricercatori ipotizzano che questo libro sia una raccolta di tradizioni orali, scritta tra il 300 a.C. e il 200 d.C.
Il testo originale non esiste più, ma si dice che fosse composto di tre volumi contenenti 365 voci sui medicinali e la loro descrizione. In base ai criteri di classificazione sui quali si basa questo manuale, il Ganoderma appartiene ai rimedi della prima categoria (primo grado di nobiltà), la cui assunzione, oltre ad apportare potenti effetti benefici sull’organismo, è priva di effetti collaterali, anche a seguito di un’assunzione nel medio/lungo periodo.
A conferma di ciò il libro afferma: “Se mangiato abitualmente, rende il tuo corpo leggero e giovane, allunga la tua vita e ti trasforma in uno come l’immortale che non muore mai“.
In un altro prestigioso trattato di medicina orientale datato XVI secolo, dal titolo Ben Cao Gang Mu (La Grande Farmacopea)”, l’autore Li Shi Zhen afferma che “Il Reishi influisce positivamente sull’energia vitale…L’assunzione del fungo nel lungo periodo farà cessare la fragilità del corpo e la longevità aumenterà come negli esseri immortali”.
Cosa dice la moderna ricerca scientifica
Il Ganoderma rimane una pietra miliare della cultura medica estremo-orientale, con una lunga storia di utilizzo, che ne conferma efficacia e sicurezza.
La ricerca scientifica è andata intensificandosi dagli anni ’70 del secolo scorso, dapprima in Giappone, successivamente in Cina, dove è incluso della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.
Con la globalizzazione e il crescente numero di persone alla ricerca di soluzioni naturali per sostenere la propria salute, la moderna ricerca scientifica ha indagato le basi farmacologiche di questo rimedio tradizionale.
Qui di seguito riportiamo le principali.
Composizione chimica del Ganoderma Lucidum
Per quanto riguarda la composizione chimica del Ganoderma lucidum, sono stati isolati i seguenti costituenti:
- Polisaccaridi (frazioni polisaccaridiche A – H)
- Acidi grassi (acidi ganoderici A – Z, acidi ganoderenici A – E, acidi ganolucidi A – E, acidi lucidenici A – H)
- Adenosina, guanina, colina, 5 GMP
- Saponine. Vitamine. Oligoelementi (in particolare Zn e Ge)
- Come detto, la ricerca clinica è molto attiva e l’estratto totale del fungo ha evidenziato:
- elevata attività antinfiammatoria 1 – 2)
- attività inibitoria sulla migrazione delle cellule tumorali dei carcinomi mammari e prostatici 3)
- elevata attività antiossidante 4 – 5 – 6)
- attività antimutagena 7 – 8)
- antidiabetica 9)
- azione stabilizzante sulla pressione arteriosa (peptidoglicani) 10)
- azione antiaggregante piastrinica (5-desossi-5-metilsulfinil-adenosina ottenuta con estrazione alcolica con etanolo a 90°) 10)
- azione immunostimolante (frazione polisaccaridica) 11 – 12 – 13)
Altre azioni segnalate in letteratura internazionale: sedativa, antiastenica, antidolorifica, diuretica, ipocolesterolemizzante, antifibrotica a livello epatico.
Guida all’utilizzo del Ganoderma
Alcune considerazoni finali, che possono guidare l’utilizzo del Ganoderma.
È un adattogeno, vale a dire una sostanza in grado di aumentare la resistenza dell’organismo a stimoli stressanti di varia natura, sia fisica che psichica.
È un tonico efficace, tanto che nello Shennong Ben Cao Jing viene citato prima del ginseng.
Al contrario di altri rimedi tonici, non induce ansia, agitazione o insonnia, tanto che, al contrario, viene classificato tra gli An Shen Yao (rimedi che calmano la mente)
È una sostanza maneggevole (priva di effetti collaterali degni di nota), adatta ad impieghi prolungati.
Il fungo è di consistenza legnosa, quindi di per sé inadatto ad impieghi alimentari.
Forme di presentazione
Le forme di presentazione in polvere presentano una ridotta biodisponibilità dato l’elevato contenuto in chitina della parete cellulare dei funghi.
Maggior disponibilità è garantita dagli estratti secchi concentrati (fino a 20 volte rispetto al fungo essiccato e alle polveri) e titolati in polisaccaridi (i principi attivi ai quali si attribuisce la maggior parte degli effetti biologici del fungo). Una buona titolazione in polisaccaridi totali deve essere compresa tra il 40 ed il 50%.
Infine, aspetto molto importante, si tratta di un integratore alimentare, un prodotto salutare, non di un farmaco.
I suoi effetti benefici, comprovati dalla moderna ricerca, si ottengono nel tempo, con assunzioni costanti e prolungate.
Le Bacche di Goji: Il Superfood Millenario dai Mille Benefici
La pianta delle Bacche Di Goji
- Arbusto deciduo che può raggiungere i 2-3 metri di altezza.
- Foglie di colore verde brillante e fiori viola a forma di campana.
- I frutti, di colore rosso-arancio, sono piccoli, allungati e crescono in grappoli.
Impieghi delle Bacche di Goji
Le bacche di Goji vengono consumate in diverse forme:
- 1. Essiccate: il metodo più comune, perfette come snack o aggiunte a cereali e yogurt.2. Sotto forma di succo: estratto naturale ricco di vitamine e minerali.3. In polvere: utilizzata come integratore per arricchire frullati e ricette salutari.4. Infusi e tisane: ideali per beneficiare delle loro proprietà antiossidanti.5. Cosmetica: spesso presenti in creme e lozioni per la loro azione anti-età.
Storie e Leggende sulle Bacche di Goji
Benefici delle Bacche di Goji
- Potente azione antiossidante
- Rafforzamento del sistema immunitario Ricche di vitamina C e polisaccaridi bioattivi che supportano le difese immunitarie. Aiutano a prevenire raffreddori e infezioni.
- Miglioramento della salute cardiovascolare Favoriscono la riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e regolano la pressione sanguigna.Ricche di flavonoidi benefici per la circolazione sanguigna.
- Supporto alla salute mentale Migliorano l’umore e riducono lo stress grazie alla presenza di triptofano e betaina.Favoriscono la concentrazione e il benessere mentale.
- Controllo del peso e metabolismo A basso indice glicemico, contribuiscono a controllare l’appetito e a migliorare il metabolismo lipidico. Aiutano a mantenere livelli di zucchero stabili nel sangue.
Ricerche Moderne e Medicina sulle Bacche di Goji
- Studi suggeriscono che le bacche di Goji possono contribuire a ridurre i livelli di colesterolo e migliorare la pressione arteriosa.
- Effetti antitumorali: Alcuni studi preliminari indicano che i polisaccaridi presenti nelle bacche possono avere effetti preventivi contro il cancro.
- Benefici per la pelle: Grazie al loro alto contenuto di antiossidanti, proteggono la pelle dai danni UV e dall’invecchiamento cutaneo
Composizione Chimica delle Bache di Goji
- Vitamine: C, E, B1, B2, B6
- Minerali: Ferro, zinco, selenio, potassio
- Antiossidanti: Beta-carotene, luteina, zeaxantina
- Aminoacidi essenziali: 19 diversi tipi, tra cui la lisina e l’arginina
- Polisaccaridi bioattivi: Importanti per il sistema immunitario e per la regolazione metabolica